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Cultura della memoria

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., © Jesco Denzel

Articolo

La Commissione storica italo-tedesca era stata istituita nel 2008 in occasione del Vertice bilaterale tenutosi a Trieste, con il mandato di un approfondimento comune sul passato di guerra italo-tedesco. Nel dicembre 2012 è stato pubblicato il Rapporto finale della commissione, che esamina in particolare anche il destino degli ex internati militari italiani, e che contiene tra l’altro concrete raccomandazioni per la costruzione di una comune cultura della memoria.

Per mettere in pratica le raccomandazioni il Governo Federale ha stanziato un Fondo italo-tedesco per il Futuro per finanziare progetti. Questi progetti vengono scelti in stretta collaborazione con il Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Su questa pagina presentiamo i progetti e altre iniziative.

Il Ministro Federale degli Esteri, Guido Westerwelle, assieme al suo omologo italiano, Giulio Terzi, il 19 dicembre 2012 ha presentato il Rapporto finale della Commissione storica italo-tedesca. La Commissione era stata istituita in occasione del Vertice bilaterale tenutosi a Trieste nel novembre 2008, con il mandato di un approfondimento comune sul passato di guerra italo-tedesco. Il Rapporto, che esamina in particolare anche il destino degli ex internati militari italiani, contiene tra l’altro concrete raccomandazioni per la costruzione di una comune cultura della memoria.


Nella realizzazione delle raccomandazioni della Commissione Storica, uno dei punti più importanti sono i cosiddetti "progetti per la memoria" in comuni colpiti da crimini di guerra tedeschi. Questi crimini vengono approfonditi e documentati nell'"Atlante delle stragi" (vedi sotto). Insieme al Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale l'Ambasciata sceglie questi progetti nei comuni, mette a disposizione i finanziamenti del Fondo italo-tedesco per il Futuro e accompagna i partner nella realizzazione dei progetti.

Il Rapporto esamina in particolare il destino degli ex internati militari italiani e contiene  concrete raccomandazioni per la costruzione di una comune cultura della memoria.
L'intero Rapporto è scaricabile sotto "Download".

Internati Militari Italiani (IMI) era il termine con cui i tedeschi definivano quei soldati italiani che tra il settembre e il novembre del 1943, dopo l'armistizio tra l'Italia e gli Alleati, furono arrestati dai tedeschi e si rifiutarono di continuare a combattere a fianco di Hitler e Mussolini. Questi 600.000 soldati furono internati in campi, costretti a lavori forzati, e patirono fame, freddo e malattie. Molti non fecero ritorno.


Banche dati(ANRP)

Con il Fondo italo-tedesco per il Futuro viene finanziato l'Albo degli IMI Caduti dove ricercatori italiani e tedeschi hanno registrato tutti gli IMI che morirono nei campi tedeschi tra il 1943 e il 1945. insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale italiano è stato finanziato un "Lessico biografico" che registra gli IMI sopravvissuti. Il progetto è a cura di ANRP.

Albo degli IMI Caduti online

Lessico Biografico online

ANRP (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento, dalla Guerra di liberazione e loro familiari), riconosciuta Ente Morale con DPR 30 maggio 1949,custodisce il patrimonio morale dei Reduci del Secondo conflitto mondiale (negli anni successivi alla guerra oltre 600.000, oggi 8.323); ha reinterpretato nel tempo il suo ruolo, dedicandosi al lavoro di ricerca storica, archivistica e sulle testimonianze, affinché la memoria degli avvenimenti del passato diventi occasione di approfondimento e di riflessione per le generazioni future. Promuove e svolge, anche d’intesa con istituzioni italiane e straniere, iniziative culturali e editoriali; organizza convegni, mostre, seminari e corsi di formazione.


Mostra "Vite di IMI"

Con il Fondo per il Futuro è stata finanziata anche la mostra "Vite di IMI. Percorsi di vita dal fronte di guerra ai lager tedeschi 1943-1945" , una mostra itinerante che è stata esposta in scuole italiane. Con ulteriori fondi la mostra è stata trasformata in mostra permanente, arricchita con elementi multimediali per un approccio migliore ai giovani visitatori. È visibile nella sede dell' in via Labicana a Roma. Inoltre è stata finanziata la mostra "Italia e Germania: insieme per una politica della memoria" che documenta le relazioni tra la Repubblica Sociale Italiana e la Germania nazista a riguardo degli Internati Militari Italiani.


Museo dell'Internamento a Padova (ANEI)

A Padova l'ANEI gestisce il Tempio nazionale dell'Internato Ignoto e il Museo dell'Internamento. Con il Fondo per il Futuro è stata riallestita la sala polivalente edl museo e rimesso a nuovo il sito web dell'ANEI. Con un secondo progetto sono state rinnovate le teche, sono stati restaurati alcuni documenti ed è stata creata una lavagna interattiva touch-screen con la mappa dei lager degli internati.

ANEI (Associazione Nazionale Ex Internati nei Lager nazisti), 1500 membri, riconosciuta  come Ente morale nel 1948, è stata costituita dai sopravvissuti reduci militari internati nei Lager nazisti già nel 1945. La loro fu una Resistenza senz’armi ma non inerme e pagata a prezzi altissimi che doveva contribuire alla rinascita di un’Italia libera e democratica. L’Assciazione nasce come federazione con sezioni in tutta Italia. Allo scopo iniziale  e primariodi: “assistere moralmente e materialmente tutti coloro che, civili e militari, furono internati nella Germania o altrove dopo l’ 8 settembre 1943 ad opera delle autorità tedesche o fasciste”  si è  però subito aggiunto quello della  conservazione e trasmissione della memoria di questo periodo oscuro e tragico, e di diffondere tra le giovani generazioni la cultura della pace. Infatti il motto dell’ANEI è "Mai più filo spinato" cioè mai più guerre.  Nei quasi settant'anni della sua esistenza si è adoperata a raccogliere documenti, memorie e testimonianze, a curare pubblicazioni e a organizzare convegni sul fenomeno internamento con la partecipazione di storici italiani e stranieri,  Ha realizzato a Roma da 1964 al 1994 Il centro Studi sulla deportazione e l’internamento, pubblicando la serie dei Quaderni che sono stati e sono  per gli studiosi una insostituibile fonte. Ha altresì curato anche l’allestimento di un museo storico a Terranegra di Padova, accanto al tempio dell’Internato Ignoto e  ha promosso ovunque è stato possibile la installazione di cippi, monumenti e targhe commemorative   Attualmente con l’incalzare dell’età dei superstiti Imi, l’ANEI è in fase di declino là dove non è sorretta dalle forze fresche dei volontari, spesso figli o nipoti di ex internati o deportati. Il suo bollettino “ Noi dei Lager”di distribuzione gratuita, è una rivista storica che cerca di continuare la tradizione dei Quaderni. Ha una grande tiratura perché è richiesto da scuole, biblioteche, istituti culturali e dai familiari delle Medaglie d’Onore.


Memoriale a Berlino-Niederschöneweide

Con il Fondo italo-tedesco per il Futuro è stata realizzata a Berlino-Niederschöneweide, all'interno del Centro di Documentazione sui lavori forzati durante il nazionalsocialismo (), una mostra permanente sugli internati militari italiani. E' stata inaugurata il 28 novembre 2016 dai Ministri degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, e tedesco, Frank-Walter Steinmeier.


Internati Militari e lavoro coatto

La Fondazione Memoria per il Futuro ha realizzato con un finanziamento del Fondo per il Futuro un catalogo delle fonti disponibili sugli Internati Militari Italiani e sul lavoro coatto. In seguito è stato finanziato il progetto di ricerca "Deportazione, Internamento e lavoro coatto di civili italiani per l'economia di guerra tedesca 1943-1945"


Ricerca: La Gestapo di Würzburg e i lavoratori coatti italiani in Germania 1938-45

Il ricercatore tedesco Dr. Kay Kufeke ha ricevuto un finanziamento per una ricerca sulle fonti documentarie della sede Gestapo di Würzburg. L'articolo fa luce sui "delitti" di cui venivano accusati i lavoratori, sulle istituzioni e sulle persone -italiane e tedesche - coinvolte. È una ricerca del tutto nuova che finora non è stata mai effettuata.


Cimitero degli Internati Militari Italiani a Francoforte

Con i fondi del Fondo per il Futuro è stato effettuato un lavoro di restauro sul cimitero degli IMI a Francoforte-Westhausen.


"La memoria resistente"

L'Associazione Nazionale Ex Internati (ANEI) di Firenze svolge il progetto "La memoria resistente". Si tratta di diverse forme di lavoro con i giovani per divulgare la memoria degli Internati Militari Italiani. Inoltre l'ANEI di Firenze ha realizzato una biblioteca tematica presso l'Università di Firenze.


Berlino: per capire, conoscere, interpretare la storia del Novecento

L'Associazione Nazionale Ex Internati (ANEI) di Roma ha organizzato un viaggio a Berlino per 35 alunne e alunni di scuole romane per visitare il Memoriale di Schöneweide e conoscere meglio la storia degli Internati Militari Italiani.


"La resistenza degli IMI"

L'Associazione Nazionale Ex Internati (ANEI) di Perugia ha inaugurato nel gennaio 2020 una mostra documentaria dedicata a due internati militari italiani, Guareschi e Laureni: il primo è il noto autore letterario di "Peppone e Don Camillo", romanzo seriale molto noto in Italia, mentre il secondo ha realizzato, durante l’internamento, numerosi quadri degni di menzione per la qualità artistica. . Completano il progetto alcuni incontri tra ex Internati e studenti scolastici.


Gli Internati Militari Italiani: testimonianze di donne, madri, fidanzate, mogli, figlie

L’Associazione Nazionale Ex Internati (ANEI) a Treviso si è occupata di questo complesso tematico finora poco studiato. Dopo una fase di ricerche è seguito un convegno, delle pubblicazioni e corsi di aggiornamento per docenti in Veneto.


Memoriale per gli IMI a Perugia

 L'ANEI di Perugia ha costruito, con un contributo del Fondo per il Futuro, un monumento in uno spazio pubblico di Perugia che ricorda gli Internati Militari Italiani.

Sito web ANEI Perugia


Deportazione, internamento e lavoro forzato della popolazione civile italiana per l’industria del Terzo Reich 1943-45 

L’ANRP (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia) ha studiato l’impiego di lavoratori italiani nell’eindustria bellica tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale, colmando così le lacune documentali. Dai risultati della ricerca è nata la mostra digitale “Tante braccia per il Reich che è disponibile online.

http://tantebracciaperilreich.eu/


Comunicare la memoria

Con il progetto „Comunicare la memoria“ l’ANEI (Associazione Nazionale Ex Internati nei Lager Nazisti) ha prodotto tre filmati rivolti in particolare ai giovani. Forniscono uno sguardo omogeneo e scientificamente fondato sugli avvenimenti storici riguardanti gli Internati Militari Italiani. Sono stati creati un cortometraggio da mostrare nelle scuole, uno spot per la televisione locale e nazionale e infine uno spot di 120 secondi per i social media, dove la diffusione di informazioni corrette è di particolare importanza.


La memoria che unisce: educazione alla pace

La sezione locale ANEI di Treviso ha realizzato mostre e pubblicazioni sulla storia dei lavoratori forzati italiani e sta programmando una piattaforma online sul sito dell’ANEI. Oltre a diversi laboratori didattici, in cooperazione con il memoriale “Baracke Wilhelmine” di Schwanewede è stata realizzata una mostra fotografica che è stata esposta a Treviso, Firenze e a Schwanewede.


Nella realizzazione delle raccomandazioni della Commissione Storica, uno dei punti più importanti sono i cosiddetti "progetti per la memoria" in comuni colpiti da crimini di guerra tedeschi. Questi crimini vengono approfonditi e documentati nell'"Atlante delle stragi". Insieme al Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale l'Ambasciata sceglie questi progetti nei comuni, mette a disposizione i finanziamenti del Fondo per il Futuro e accompagna i partner nella realizzazione dei progetti.

Su questa pagina Vi mostriamo i luoghi dove tali progetti sono già stati realizzati.


Acerra 

In questa città nei pressi di Napoli nel 1943 morirono oltre 80 persone in una strage perpetrata dai soldati tedeschi. L’associazione Extra Moenia e il regista Felice Ceparano hanno prodotto un film documentario per studiare e poi divulgare ad un grande pubblico questo tragico evento poco conosciuto. Il film verrà mostrato anche nelle scuole.

Caiazzo

A Caiazzo, sul Monte Carmignano, furono uccisi 22 cittadini. La casa in cui avvenne la strage è stata acquistata dal Comune con un contributo del Fondo per il Futuro, per potervi realizzare un memoriale. Inoltre è stato finanziato un progetto di ricerca scientifica.

Informazioni su Caiazzo nell'Atlante delle Stragi


Casentino

Nei comuni montani del Casentino (Toscana) durante la Seconda Guerra Mondiale avvennero molti scontri tra partigiani e tedeschi nonché un grande numero di drammatiche stragi tra cui quella del 13 aprile 1944 a Vallucciole/Stia, nella quale vennero uccise 107 persone. La Banca della Memoria intende digitalizzare documenti, testimonianze e altre fonti e geolocalizzarle in una App.

Informazioni su Vallucciole nell’Atlante delle Stragi nazifasciste


Civitella / Val di Chiana

Qui i soldati della Wehrmacht il 29.6.1944 fecero una strage di civili. Uccisero 244 persone. Uno dei primi progetti del Fondo per il Futuro era la raccolta e digitalizzazione di dati e materiali sulla strage nonché la realizzazione di materiali multimediali. Inoltre un gruppo di studenti scolastici ha potuto girare, insieme ad un regista, un film sugli avvenimenti. Queste iniziative furono annunciate durante la visita del Ministro Federale degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier, a Civitella nel 70° anniversario della strage.
Ulteriori info

Il Centro di Documentazione di Bucine/San Pancrazio raccoglie informazioni digitalizzate e materiali sulle stragi del 29.6.1944 compiute dalla Wehrmacht nella Val di Chiana. Si trova all'interno del Museo della Memoria di San Pancrazio ed è stato inaugurato il 15.6.2015 .

Centro di Documentazione

Informazioni su Civitella nell'Atlante delle stragi

Fivizzano

Con il Fondo italo-tedesco per il Futuro è stato migliorata l'attrezzatura del museo  a San Terenzo Monti che ricorda le diverse stragi sul territorio di Fivizzano, nelle quali furono uccise centinaia di persone.

Informazioni su Vinca nell'Atlante delle stragi



Marzabotto/Monte Sole

Qui i soldati delle SS hanno commesso il peggior crimine di guerra nella Seconda Guerra Mondiale in Italia. Morirono più di 770 persone. Già dal 2002 a Marzabotto esiste la Scuola di Pace di Monte Sole, iniziata dal Land tedesco dell'Assia, che ha ricevuto finanziamenti per diversi progetti rivolti a giovani e ricercatori dal Fondo italo-tedesco per il Futuro, con il motto "Da Monte Sole all'Europa". Un altro progetto è lo scambio scolastico con scuole in Germania. Inoltre, sempre con i finanziamenti del Fondo, nella nuova biblioteca di Marzabotto "Casa della Cultura e della Memoria" è stato realizzato un Centro di documentazione. E' stato inaugurato il 28.1.2016 dall'Ambasciatore Susanne Wasum-Rainer.

Inoltre è stato restaurato il Cimitero di Casaglia, uno dei luoghi della strage, in modo che possa rimanere un luogo della memoria anche per le future generazioni.
Il film documentario "Silenzio sul Monte Sole" di Lorenzo Stanzani/LabFilm è stato tradotto e sottotitolato in inglese e tedesco e distribuito gratuitamente nelle scuole.

www.montesole.org

Informazioni su Monte Sole nell'Atlante delle stragi

Merano

Con il Fondo per il Futuro è stato realizzato l'ampliamento della banca dati sulla Comunità Ebraica di Merano. Documenta quegli ebrei che vivevano nella provincia di Bolzano e vissero un destino comune di fuga e deportazione. Le fonti per questa banca dati si trovano nell'archivio della Comunità ebraica di Merano e sono state valutate scientificamente. La banca dati viene anche arricchita di elementi didattici per poterla utilizzare a scuola.

Sito web Merano Ebraica


Nola

Il regista Felice Ceparano ha realizzato con il finanziamento del Fondo per il Futuro un documentario sulla strage di Nola. È considerato il primo crimine di guerra tedesco dopo l’armistizio: soldati tedeschi fucilarono alcuni ufficiali italiani disarmati. Il film consiste di immagini storiche, documenti e immagini nonché interviste con i testimoni dell’epoca.


Padule di Fucecchio

Il "Padule di Fucecchio" comprende cinque comuni (Ponte Buggianese, Monsummano Terme, Larciano, Fucecchio, Cerreto Guidi). In questa zona soldati della Wehrmacht fecero strage di 175 civili il 23.8.1944. Nella foto si vede una commemorazione congiunta dei comuni.

Nell'edificio "La Dogana" di Ponte Buggianese è stato realizzato un Centro di documentazione dove i visitatori si possono informare sulla strage del Padule di Fucecchio. E' stato inaugurato il 9 novembre 2015 da Ministro Federale degli Affari Esteri Steinmeier e dal Ministro degli Affari Esteri italiano Gentiloni.
Immagini dell'inaugurazione

A Monsummano Terme con i finanziamenti del Fondo per il Futuro nel 2014 è stato realizzato un concorso per scuole con il titolo "Luoghi e memorie della nostra terra" e uno scambio scolastico; inoltre nel 2015 è stata restaurata la cappella nel Cimitero locale dove sono sepolte le vittime della strage.

A Fucecchio nel 2015 è stato ingrandito e rinnovato il Giardino della Meditazione "Livio Lensi".

A Cerreto Guidi alla fine del 2015 è stato creato nel giardino della rimembranza un percorso commemorativo con tavole in tre lingue.

A Larciano è stato restaurato il monumento commemorativo "Stupore" e migliorata l'area che lo circonda.

Informazioni sulla strage del Padule di Fucecchio nell'Atlante delle stragi

Palagano

Nella strage di Monchio, Susano e Costrignano (comune di Palagano) i soldati tedeschi uccisero 136 persone intorno al 18 marzo 1944. La casa della famiglia Guglielmini "Buca di Susano" dove morirono una donna incinta, quattro bambini e due anziani diventò il simbolo della strage. Ora è stata restaurata e diventa un luogo della memoria.

Informazioni su Palagano nell'Atlante delle stragi


Palazzaccio/San Gusmé

Un progetto per ricordare il 70° anniversario di Palazzaccio dove soldati tedeschi il 4.7.1944 fucilarono 9 civili tra cui donne e bambini. Nell'estate del 2014, nella piazza centrale del paese, attori italiani e tedeschi hanno messo in scena uno spettacolo teatrale insieme agli abitanti del luogo. Il 19.11.2014 nel St. Pauli Theater di Amburgo è stato mostrato la registrazione video. Inoltre è stato prodotto un documentario che è stato proiettato per la prima volta nel 2015.

Sito web

Informazioni sulla strage di Palazzaccio nell'atlante delle stragi


Pietransieri

Il 21 novembre del 1943 nel bosco di Limmari. a Pietransieri, frazione di Roccaraso, i soldati tedeschi uccisero 128 persone. In ricordo dell’eccidio il Comune di Roccaraso sta realizzando un “Parco della Pace” su quel territorio. Con il Fondo per il Futuro è stato realizzato un sentiero di trekking nella zona con segnaletica e pannelli informativi.


Sant’Anna di Stazzema

In questo luogo soldati delle SS il 12.8.1944 uccisero 560 persone tra cui molti bambini. La vittima più giovane, Anna Pardini, aveva solo due mesi. La cappella dedicata alle vittime del massacro porta il suo nome ed è stata restaurata con un contributo del Fondo per il Futuro. Il 2 giugno 2015 è stata inaugurata.   

Inoltre è stato finanziato un campo italo-tedesco per i giovani, realizzato grazie alla collaborazione stretta di istituzioni e società civile di entrambi i Paesi.

L'Organo della Pace a Sant'Anna è stato fornito di un subbasso per consentire un migliore utilizzo dello strumento per i concerti.

Il Comune di Stazzema sta progettando un "Ostello della Pace" nella casa che il sopravvissuto Enrico Pieri ha voluto donare. Grazie al Fondo italo-tedesco per il Futuro il Comune ha potuto acquistare la parte mancante dell'edificio adiacente.

Organo della Pace

Informazioni su Sant'Anna nell'Atlante delle stragi


ANVCG

L'Associazione Nazionale delle Vittime Civili di Guerra ha ricevuto fondi per un progetto di ricerca "Per una storia delle vittime civili di guerra". Nel passato mancava un racconto completo degli eventi bellici in Italia tra il 1943 e il 1945.  Questo progetto amplia le basi documentarie e fa luce su come l'amministrazione tedesca delle città italiane abbia causato problemi per la popolazione civile (vittime indirette di guerra).


Il contributo degli ebrei alla Resistenza antinazista. Un portale per la memoria

Il Centro Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC) ha iniziato un progetto di ricerca sulle persone ebraiche che si unirono alla Resistenza per salvarsi la vita. Il lavoro comprende ricerche, interviste con i sopravvissuti, un portale online e seminari in scuole e università.

https://resistentiebrei.cdec.it/

Lavoratori coatti e altri civili deportati

La Fondazione Memoria per il futuro crea una banca dati nella quale verranno inseriti gradualmente i nomi dei civili italiani (tra cui anche lavoratori coatti) deportati in Germania e nelle zone occupate dai nazionalsocialisti. La banca dati verrà integrata con le relative fonti documentarie.


Le vittime italiane del nazionalsocialismo - le memorie dei sopravvissuti

L'Università di Padova crea, grazie ad un finanziamento del Fondo per il Futuro, un archivio con le videointerviste con i sopravvissuti e/o con i loro familiari, raccogliendo le interviste già esistenti e realizzandone di nuove. Si tratta di un lavoro secondo i Metodi scientifici della "oral history".  Il responsabile del progetto è il prof. Filippo Focardi.

Sito internet "Memoria vittime nazismo e fascismo"

 

Le stragi nella memoria dei perpetratori

L'Università di Colonia, in collaborazione con la Scuola di Pace di Monte Sole e altre realtà italiane e tedesche, ha ricevuto fondi per un progetto di ricerca sulle video-interviste realizzate dal giornalista Udo Gümpel con i responsabili delle stragi. Il progetto a cura del prof. Carlo Gentile intende creare strumenti che spieghino ad un largo pubblico, soprattutto di giovani, quali meccanismi e percorsi abbiano potuto portare in pochi anni migliaia di „ordinary men“ a trasformarsi in assassini di civili innocenti.
https://www.ns-taeter-italien.org/de/


MEMORIAE

Con questo titolo l'autrice Antonella Restelli ha concepito un libro su deportazione e internamento che, grazie alle illustrazioni in stile fumetto, possa attirare l'attenzione dei giovani lettori. Il progetto è finanziato dal Fondo per il Futuro e gestito dall'ANPI di Bologna.

Il libro, video-interviste e altri contributi sono disponibili su questo sito.


Meta-Portale "Guerra in Italia"

L'istituto Ferruccio Parri a Milano ha realizzatograzie al Fondo per il Futuro un meta-portale Internet che mette insieme varie fonti di informazioni in un unico sito.


"Prevenire i pregiudizi, educare alla convivenza"

Con l’Unione delle Comunità Ebraiche in Italia (UCEI) è stato realizzato il progetto per le scuole „Prevenire i pregiudizi, educare alla convivenza”. Sono stati sviluppati e sperimentati nelle scuole materiali didattici per contrastare razzismo e antisemitismo e promuovere una convivenza pacifica tra diverse culture e religioni. Con questi materiali gli insegnanti possono aumentare le loro competenze. Una serie di 13 video-interviste con relativi saggi (testi?) e proposte concrete per la didattica è disponibile online.

https://www.scuolaememoria.it/site/it/natura-e-genesi-del-pregiudizio/


ViBiA - archivio virtuale sulle Fosse Ardeatine

Il Museo della Liberazione ha ricevuto un finanziamento per completare i lavori sulla banca-dati "ViBiA" (Virtual Biographic Archive) che raccoglie dati e documenti sulla strage nelle Fosse Ardeatine a Roma. I partner del progetto sono l’ufficio storico della Polizia di Stato, l’Università di Tor Vergata e Associazione nazionale famiglie italiane martiri (ANFIM).


La Guerra in Italia - Donne, uomini e territorio

La Fondazione Museo della Shoah ha creato una mostra online sulla vita delle persone in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, pensata per aiutare in particolare studentesse e studenti delle scuole a comprendere meglio quel periodo e imparare da questi ricordi.

https://www.secondaguerramondialeinitalia.it/ 


"Il Male non ha Potere - das Böse hat keine Macht"

Questo memoriale virtuale sui social media, iniziato da Clemens Maria Haas e Claudia Mielke, vuole avvicinare i giovani alla memoria delle stragi nel territorio di Fivizzano con l'aiuto di materiali musicali e multimediali.


Link alla pagina dedicata


Dopo l’eccidio: la sorte dei superstiti della Divisione Acqui tra lager tedeschi e campi di prigionia sovietici

 L’Associazione Nazionale Divisione Acqui ha organizzato questo progetto di ricerca sui sopravvissuti delle stragi di Cefalonia e Corfù, nelle quali furono uccisi molti soldati italiani della Divisione Acqui). Il progetto comprende una mostra, una pubblicazione e un convegno sui sopravvissuti del massacro che furono imprigionati due volte, prima dai tedeschi e poi dai russi.


Informazioni sul progetto

Quale storia per il pubblico? Fascismo e nazismo tra storiografia e mass-media

La Società Italiana per la Storia Contemporanea dell’Area di Lingua Tedesca –SISCALT ha svolto questo progetto insieme a Villa Vigoni, per approfondire i narrativi sul fascismo e sul nazionalsocialismo utilizzati nella storiografia e nei mass-media. Si tratta di un contributo scientifico al discorso pubblico. Dopo il convegno con discussione a Villa Vigoni è seguita una tavola rotonda a Milano.

Informazioni sul sito di Villa Vigoni


Un altro viaggio in Italia

L’Istituto Nazionale Ferruccio Parri ha pubblicato un portale online e una mostra con il titolo „Un altro viaggio in Italia. Luoghi, storia e memorie della Seconda Guerra Mondiale in Italia”. La mostra trilingue è stata sviluppata insieme a “Topografia del terrore” a Berlino e con gli istituti di ricerca della rete Parri, ed è stata portata in tournée in tre città tedesche e cinque italiane. Si focalizza sulle relazioni italo-tedesche e una comune cultura della memoria e si rivolge ad un largo pubblico in Italia e Germania. In particolare però, con il suo approccio narrativo, è adatta ai giovani e alle scuole.

Link: www.unaltroviaggioinitalia.it


Il peso del passato

Tra la ricerca storiografica e la narrativa dei media esiste una discrepanza, alla quale si dedica il progetto di Villa Vigoni: attraveso un’attenta analisi della storiografia e del relativo contesto politico-culturale, si mira ad eliminare miti e stereotipi che ostacolano la strada verso la riconciliazione tra i due Paesi. Dalle ricerche e dalle fonti audiovisive è stato creato un webdoc (un documentario web?) che mette in discussione le percezioni, i racconti e le immagini del passato nazifascista nell’opinione pubblica italiana.

Informazioni sul sito di Villa Vigoni 


Liberation Route Europe's Trails in Italy

In collaborazione tra Liberation Route Europe Italia e la LRE Foundation nei Paesi Bassi sono stati realizzati 10 itinerari tematici che illustrano da diverse angolazioni, e con l’aiuto di narrazioni personali, la storia della liberazione dell’Italia e le sue conseguenze per l’Europa. L’esperienza diretta con la storia rende la memoria accessibile anche in un contesto internazionale.

https://www.liberationroute.com/de


The "German" occupier in the trial papers. Jurisprudences and legal cultures in Turin in the long post-war judicial period (1945-2006)

Grazie alle risorse del fondo l’Istituto „Giorgio Agosti“ ha potuto ampliare il suo archivio digitale con la Piattaforma Archos, con particolare attenzione alle relazioni italo-tedesche durante il periodo dell’occupazione. I dati possono così essere diffusi e resi accessibili ai partner e al pubblico. Di quest’offerta beneficiano in particolare studenti e alunni, familiari e associazioni delle vittime, sistema giudiziario e ambienti militari.

http://www.istoreto.it/archivio/risorse-on-line/


Dalla Carta di Verona alla Resa di Caserta. Per una rete della memoria nella provincia di Caserta

L’Associazione Monte Carmignano per l’Europa si adopera per mantenere vivo il ricordo dell’occupazione tedesca in Campania. Con le risorse del fondo sono stati realizzati progetti scolastici e un seminario conclusivo sui luoghi della memoria importanti per le relazioni italo-tedesche. In tal modo le scolaresche dei comuni interessati sono state coinvolte attivamente nella cultura della memoria.

https://www.amceuropa.eu/


Nell'ambito del Fondo italo-tedesco per il Futuro, ma anche oltre, le rappresentanze e organizzazioni tedesche sono presenti a molti appuntamenti, curano progetti e iniziative.
Sulle nostre pagine Facebook: @AmbasciataGermaniaRoma  e @VillaAlmone informiamo sugli eventi nell'ambito della Cultura della memoria.

Il Giorno di Lutto Nazionale fu introdotto dal Servizio per le Onoranze ai Caduti Germanici (.), istituito nel 1919, al fine di commemorare i caduti della Prima Guerra Mondiale.

La prima celebrazione ufficiale ebbe luogo nel 1922 presso la Camera dei Deputati del Reich a Berlino.

Su incarico del Governo Federale Tedesco, oggi il Servizio per le Onoranze si prende cura delle tombe di circa 2,7 milioni di caduti in guerra ubicate in oltre 832 cimiteri di guerra in 45 Paesi. L’istituzione viene sostenuta da oltre un milione di membri e promotori nonché dal Governo Federale.

Il motto è: Riconciliazione sopra le tombe - Lavoro per la pace.


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